Ansia da esame. Come gestirla ed affrontarla. Piccole strategie.
Chiara Biagini - Psicologa e Psicoterapeuta online o a Roma
Suggerimenti su come gestire l’ansia da esame
Primo presupposto fondamentale e da riconoscere è che l’ansia da esame l’abbiamo provata tutti almeno una volta nella vita a prescindere dalla nostra preparazione rispetto alla prova che dovevamo affrontare. Eh sì, difficile da pensare, ma sappi che questa difficoltà coinvolge anche i cosiddetti secchioni!! Ma… a dispetto di quanto pensiamo, l’ansia se gestita nella dovuta maniera, ovvero se tenuta sotto controllo, non è nostra nemica, tutt’altro! Innanzitutto è proprio lei che ci spinge a studiare e a dare il meglio di noi: se non provassimo ansia, sottovaluteremmo la prova che dobbiamo superare e probabilmente la prenderemmo sottogamba e non ci impegneremmo.
Esiste una cosiddetta curva dell’ansia ovvero un livello entro il quale essa è positiva e superato il quale essa comincia a remarci contro rendendoci le giornate pesanti e la prova da affrontare insostenibile. Detto ciò il segreto, quindi, non è far scomparire l’ansia totalmente, altrimenti probabilmente non apriremmo libro, ma riuscire a tenerla sotto il livello oltre il quale diventa dannosa, ovvero rimanere nel picco (ottimale) che possiamo osservare nella figura sottostante in cui l’omino corre.
Ma vediamo ora come possiamo fare a non far dilagare l’ansia e a mantenerla nel range che funge da motore e non da ostacolo.
Nei giorni precedenti all’esame in genere si cominciano ad attivare dei piccoli segnali che cominciamo piano piano a riconoscere come i primi sintomi dell’ansia che ci si sta attaccando addosso… piccole cose, un mal di stomaco, una difficoltà di addormentamento, una preoccupazione sempre più grande, una sensazione di non ricordare più nulla di ciò che abbiamo studiato, dei pensieri intrusivi magari anche catastrofici…. Tutto questo per la sola paura di un esame? Ma certo che no, in realtà sotto c’è molto di più e spesso ha a che fare con le tue convinzioni. La cosiddetta ansia da esame è di fatto la tipica ansia da prestazione ovvero quell’ansia che entra in ballo tutte le volte che ci sentiamo giudicati o messi alla prova. Che vuol dire tutto questo? In queste occasioni in genere si prova una percezione ingigantita della reale importanza di ciò che dobbiamo affrontare e questa sensazione finisce col generare una vera e propria sensazione di panico che- nel peggiore dei casi- coinvolge e travolge tutte le sfere della nostra vita.
Mi spiego meglio: anziché pensare che all’esame verrà valutata soltanto la tua preparazione cominci a pensare che il professore valuterà anche altro: la tua intelligenza, la tua persona, il tuo carattere ecc., insomma le tue capacità in generale…. con quale risultato? Che se l’esame va male, vuol dire che fai schifo, che sei uno stupido e un incapace, non significa che eri solamente poco preparato e che dovevi studiare di più! In altri termini il fallimento lo prendiamo troppo sul personale e crediamo che l’esito dell’esame condizionerà l’opinione -in toto- che gli altri hanno di noi stessi e, nel peggiore dei casi, anche l’opinione che noi abbiamo di noi stessi, cioè la nostra autostima! Questo avviene perché evidentemente basiamo il nostro valore eccessivamente su un riconoscimento esteriore, nel caso di specie, sul superamento di un esame. Se vediamo la realtà con questi occhiali, appare scontato che convivere con questo genere di ansia diventa una tortura.
C’è però una buona notizia! Ci sono delle tecniche per rigirare la frittata al fine di ridimensionare la nostra ansia e trasformarla da un impedimento ad un motore propulsore, quindi renderla efficace rispetto al compito che dobbiamo svolgere. Vediamo nello specifico che possiamo fare.
Abbiamo detto all’inizio di questo articolo che non dobbiamo eleminare l’ansia, altrimenti non daremmo il giusto peso all’esame e quindi probabilmente passeremmo le giornate su Netflix anziché sui libri. Il problema si pone quando l’ansia supera il livello che ci spinge ad impegnarci e finisce con l’inibire le nostra facoltà mentali.
- Dunque come prima cosa, invece di fare le ‘chiuse’, di toglierci tutto per settimane, impariamo a rilassarci. Quindi ascoltiamo il nostro corpo e prendiamocene cura! Innanzitutto facciamo attenzione alla respirazione perchè questa porta ossigeno al cervello in un momento in cui il nostro cervello deve poter lavorare bene, quindi cerchiamo di fare sempre dei respiri lunghi ed intensi che abbasseranno gli effetti fastidiosi dell’ansia (fiato corto e senso di oppressione sul petto)
- Mettiamoci in testa di condurre uno stile di vita sano quando siamo sotto esame, quindi occorre dormire bene, mangiare bene, fare un po’ di sport e concedersi dei momenti di svago che possano innanzitutto far svagare il nostro cervello (rimanere ore ed ore su un libro stressando le nostre cellule grigie non ci aiuterà). Mangiare schifezze, ingozzarsi di zuccheri complessi, o bere litri di caffè o bibite energizzanti ed eliminare ogni contatto con l’esterno, invertire il giorno con la notte non farà altro che nutrire la paura dell’esame!
- Cerchiamo di controllare i nostri pensieri, specie se ci rendiamo conto che sono negativi o catastrofici, a che serve ripetersi “non so nulla, non ho tempo, non ce la farò mai?” ecc. A niente se non a demoralizzarci e a stressare il nostro cervello che alla dine crederà a tutte queste parole
- Ridimensioniamo la prova! È solo un esame, che se andrà male potrà essere ripetuto e soprattutto -se andrà male- non significherà che sono un incapace, uno stupido, un fallito ecc. ma solamente che dovevo magari studiare di più o meglio. Attribuendo all’esame troppa importanza si rischia di ingigantire eccessivamente le conseguenze relative alla possibilità di non superarlo ed è proprio questo eccesso di aspettativa negativa che genera la fonte principale dell’ansia e la fa uscire fuori controllo superando il suo limite positivo. Cambiare atteggiamento di fronte all’esame, prendendolo più alla leggera (PIU’ alla leggera, non alla leggera!) ti farà rilassare e se sei più rilassato ti potrai preparare meglio perché la tua mente sarà più attiva
- Prepariamoci al meglio! Quindi studia con impegno, ma evita di stressare il tuo cervello la sera prima o i giorni precedenti all’esame, stacca dai libri specie al ridosso della data e distraiti, dai aria alla tua mente
- Sfruttiamo la nostra rete amicale! Se puoi studia con qualcuno o in piccoli gruppi, fatti aiutare a ripassare, fai piccole simulazioni dell’esame, se hai paura di dartela a gambe il giorno dell’esame chiedi ad un amico di accompagnarti in modo che ti possa far coraggio e ricordati che se scappi ti ritroverai a dover sostenere quell’esame all’appello successivo, sarà più noioso ristudiarlo, ti sembrerà ancora più difficile e soprattutto non ti sarai dato la possibilità di passarlo dandoti per sconfitto fin dal principio. In altri termini se giochi la partita hai la possibilità di vincere o di perdere, se non ti presenti hai già perso a tavolino!
Detto ciò in bocca al lupo!!