Chiara Biagini - Psicologa, Psicoterapeuta e psicodiagnosta a Roma
Hai avuto un incidente (stradale o sul lavoro) e da allora non sei più lo stesso? La psicologia forense ti viene in aiuto.
Purtroppo, come affermava Giorgio Faletti in un suo famosissimo libro, “nella vita ci sono cose che ti cerchi e altre che ti vengono a cercare. Non le hai scelte e nemmeno le vorresti, ma arrivano e dopo non sei più uguale”.
È questo è il caso di quando rimaniamo coinvolti e/o vittime di un incidente stradale o di un incidente sul lavoro o in un altro qualunque altro contesto per cui la nostra vita, a seguito degli esiti di tale incidente, non è più la stessa poiché queste conseguenze hanno modificato nettamente, a volte non solo il nostro modo di percepire le cose, quindi la nostra psiche, ma nei casi più gravi anche il nostro fisico poiché abbiamo riportato gravi danni che ci impediscono oggi di fare le cose che facevamo prima.
In questi casi è molto frequente che, oltre al danno fisico, che il più delle volte è ben visibile e quindi indiscutibilmente giuridicamente può essere quantificato e risarcito, si manifesti anche un disturbo psicologico molto invasivo ovvero il disturbo da stress post traumatico. Questo disturbo invisibile ai più non è meno grave del danno fisico anche se non è altrettanto manifesto e ci mette nella condizione di subire continuamente uno stress psicologico derivante dalle conseguenze dell’incidente. Anche questo danno può essere quantificabile e pertanto risarcibile durante un contenzioso nei confronti di un’assicurazione, di un’azienda o di una persona fisica che è responsabile dell’incidente in cui siamo stati coinvolti purchè si presentino tutta una serie di documenti che possano effettivamente dimostrare il danno psicologico.
Ma che cos’è il Disturbo da stress post traumatico?
Solo nel ‘900 questo disturbo è stato riconosciuto come entità nosologica distinta nonostante fosse presente dagli albori della nostra civiltà. E’ una condizione psicologica che si sviluppa in genere dopo un evento particolarmente traumatico, un fatto che ha messo in pericolo la nostra salute e la nostra integrità fisica o psichica. E’ caratterizzato da sintomi molto invalidanti, ovvero ansia intensa e frequente, calo del tono dell’umore, pensieri, immagini o ricordi intrusivi dell’evento traumatico e spesso un vissuto emotivo molto forte, come se si stesse rivivendo ‘il film’ dell’episodio traumatico nel momento in cui si provano queste emozioni intense.
Ad ogni modo non tutti gli eventi traumatici che viviamo portano comunque allo sviluppo di un disturbo post-traumatico da stress.
Quali sono i sintomi di questo disturbo?
Come abbiamo già accennato, purtroppo si tratta di sintomi intrusivi che riguardano principalmente la memoria circa l’evento traumatico di cui siamo stati partecipi. Questi ricordi possono essere definiti appunto intrusivi poiché la persona sente di non averne il controllo, di essere impotente di fronte alla loro comparsa: quello che è accaduto si presenta la coscienza del soggetto in modo assolutamente disturbante ed involontario. Questi pensieri possono essere presenti durante il giorno come flashbackma anche di notte sottoforma di incubi. Possono inoltre presentarsi sintomi di forte stress psicologico in concomitanza di uno stimolo (un suono, un odore, un’immagine ecc.) che abbia a che fare più o meno specificatamente all’episodio traumatico e che quindi ricordi quell’esperienza.
Come appena accennato, i sintomi possono riguardare non solo i pensieri e la memoria, ovvero la sfera cognitiva del soggetto, ma si possono presentare anche a livello emotivo, cioè la persona potrebbenon ricordare l’evento traumatico (amnesia post traumatica) e nonostante ciò cominciare a sviluppare delle idee assolutamente negative nei riguardi di se stessi, degli altri e del mondo. Di frequente le persone affette da questo disturbo possono inoltre presentare sintomi affini a quelli della depressioneovvero calo del tono dell’umore, sentimenti che li portano a sentirsi emotivamente distanti da tutti fino ad addirittura non essere più in grado di sperimentare emozioni positive.
Oltre ai sintomi appena descritti di natura cognitiva ed emotiva, chi soffre di un disturbo da stress post traumatico manifesta inoltre sintomi di iper-attivazione e di accentuata reattività ovvero si tratta di soggetti che possono mostrarsi più o meno apertamente arrabbiati o irritabili fino ad arrivare a mettere in atto delle azioni violente e distruttive. Oltre a ciò questi pazienti vivono in uno stato costante di ansia, manifestano problematiche relative al sonno ed alterazioni a livello attentivo, concentrativo oltre che di memoria.
Molto frequentemente, chi soffre di questo disturbo utilizza strategie di evitamento ovvero cerca di evitare di entrare in contatto con qualunque stimolo possa ricordare l’evento traumatico vissuto. In altre parole le persone che si trovano in questo stato psicologico, tendono ad evitare i luoghi e le situazioni o anche gli individui che ricordano loro l’evento traumatico.
Cosa dice la psichiatria in merito?
Il Manuale Statistico Diagnostico dei Disturbi Mentali (DSM-V edizione ) individua tutta una serie di sintomi e di criteri che possono guidare lo psicologo nella diagnosi di questo disturbo; questi criteri riguardano gli adulti gli adolescenti ed anche i bambini sopra i sei anni. Vediamoli brevemente:
I criteri del DSM-V per il disturbo postraumatico da stress sono i seguenti:
- Essere esposti ad un evento traumaticoche ha messo in pericolo la propria vita, oppure un grave infortunio o un abuso sessuale.
- La presenza di uno o più sintomi intrusivi come memorie intrusive dell’evento, flashback o forte attivazione psicomotoria a stimoli collegati al trauma.
- Evitamento costante di stimoli associati agli eventi traumatici. Tale evitamento deve essere iniziato a seguito dell’evento traumaticoe può riguardare il tentativo di evitare ricordi, pensieri o emozioni oppure attraverso l’evitamento di luoghi o situazioni che ricordino l’evento.
- Alterazioni del pensiero o dell’umore che iniziano o peggiorano a seguito dell’evento traumatico.
- Marcate alterazioni nell’arousal e nella reattività associati all’evento traumatico,che iniziano o peggiorano dopo l’evento traumatico. Come ad esempio umore irritabile, ipervigilanza, difficoltà a concentrarsi, problemi del sonno e reazioni di trasalimento.
Ma quindi cosa si deve fare se sono vittima di un incidente che mi ha cambiato definitivamente l’esistenza?
La prima cosa da fare è quella di contattare un legale per vedere se, mediante un contenzioso, si può ottenere un risarcimento del danno sia esso fisico che psicologico. Una volta fatto ciò è necessario rivolgersi ad uno psicologo-psicodiagnosta che sia in grado di somministrare una batteria di test ad hoc che possa portare all’individuazione della condizione di sofferenza psicologica attuale che può essere stata prodotta dall’incidente.
In questi casi, infatti, risulta assai efficace coinvolgere un professionista di questo tipo che possa sottoporti ad una batteria di test psicodiagnostici -come test di Rorschach o MMPI-2 o C.A.P.S. o S.I.M.S. (questi ultimi due specifici per valutare proprio il disturbo da stress post traumatico e largamente utilizzati dalle RCA auto)- che valuti mediante strumenti standardizzati le conseguenze psicologiche che hai riportato a causa dell’evento subìto a testimonianza di quanto danno psichico e morale tutta la situazione ha generato nella tua persona e nella tua vita al fine di poter ottenere il giusto risarcimento economico del danno.
Se desideri sapere di più su ciò che risulta utile fare in questi casi o far valutare le tue attuali condizioni psicologiche mediante la somministrazione di test standardizzati e riconosciuti in ambito forense, puoi rivolgerti a me o farmi contattare dal tuo legale.
In massimo un paio d’ore la tua visita sarà terminata e dopo pochi giorni avrai la risposta dei tuoi test da presentare in tribunale!
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