Blocco dello studio o della performance, che fare? Qualche strategie di intervento
Chiara Biagini - Psicologa e Psicoterapeuta online o a Roma
Cosa fare e non fare con il blocco dello studio
Rimanere incastrati nella vita universitaria o avere paura di sostenere una performance è molto più diffuso si quanto pensiamo.
Queste difficoltà sono spesso legate alle convinzioni del soggetto coinvolto nella problematica e alla modalità con la quale esso si interfaccia alla prova che deve sostenere.
Nel caso del blocco nello studio la questione è spessissimo legata alla metodologia di studio e alla pressione esterna di chi ruota intorno allo studente principalmente genitori e professori.
Per capire perchè ci si incaglia nella propria carriera universitaria occorre prima comprendere lo stile dello studente.
Tipologia studenti
- Lo studente incatenato quello che si obbliga a studiare e si toglie qualunque svago quando è sotto esame. Non riesce a studiare perché non ha motivazione e finisce col cadere nel paradosso del “sii spontaneo”: nel momento in cui qualcuno ti dice ‘sii spontaneo’ in realtà rende impossibile che tu lo sia poiché ti sta chiedendo una cosa, che, per l’appunto dovrebbe essere spontanea e non richiesta. Questa tipologia di studente più cerca di concentrarsi e meno ci riesce, il nodo è il forte senso dell’obbligo che lo schiaccia e lo blocca ed il cercare di rendere qualcosa di naturale come la concentrazione o la memorizzazione un obbligo
- Lo studente terrorizzato dalla paura della figuraccia; come risoluzione al problema cede alla fuga oppure si paralizza
- Lo studente perfezionista, quello che deve sapere tutto, si fa ‘le chiuse’ per settimane per raggiungere l’obiettivo ma poi, ovviamente, scusate il gioco di parole, finisce con lo sfinirsi
- Lo studente presunto incapace, quello che crede di essere incapace ed è convinto che gli altri invece siano bravi e portati nello studio mentre lui no.
Cosa NON fare per cercare di uscire dal blocco:
- Essere iper analitici per paura di non aver dimenticato di studiare qualcosa di importantissimo: si tratta di un perfezionismo fallimentare perché non si può sapere tutto
- Cercare di controllare volontariamente la memoria e proprio questa volontà innesca una lotta con la memoria, ci si impone ad aumentare gli sforzi e tutto ciò invece di risolvere paralizza ancora di più. Più ci si impone di studiare più cerca di ricordare e più dimentica
- Sfidarsi continuamente ovvero imporsi obiettivi che non hanno a che fare con l’apprendimento ma che sono solo una sfida alle proprie capacità per dimostrare a se stesso, dopo un fallimento, di essere in grado di farcela. In altri termini, studiare diventa il mezzo per passare l’esame
- Studiare in maniera disorganizzata con tempi e metodi deliranti ovvero fare come ricorso unico del metodo di studio al ripetere e ricorrere ad imparare a memoria ciò che non si capisce
- Convincersi di non saper comunicare e quindi convincersi di non essere in grado di sostenere un colloquio orale e raccontare a chiunque questo proprio problema che da problema diventa terrore vero e proprio
- Studiare all’ultimo minuto ovvero fare maratone prima di un esame quindi rimandare fino all’ultimo momento l’inizio dello studio, ma con l’acqua alla gola del poco tempo che si ha a disposizione l’ansia non permette di andare avanti perché fa perdere molto tempo
- Evitare di mettersi a studiare ed evitare addirittura di andare a sostenere la prova
- Di fronte a ripetuti fallimenti deporre le armi ovvero attuare una rinuncia intelligente giustificandosi col “non sono portato per lo studio” ed altre 2000 giustificazioni
- ‘Studiare’ copiando che sì, magari fa passare l’esame, ma non aumenta di certo l’autostima e la sensazione di essere un bravo studente
Se ti riconosci in una delle 4 tipologie di studente qui descritti, o se metti in atto queste 9 strategie di fronteggiamento rispetto al blocco dello studio cerca di interrompere questi comportamenti, perché se non hanno funzionato finora, non funzioneranno mai poiché non sono la risposta al tuo problema.
Tutti i problemi fin qui esposti , se ci hai fatto caso, ruotano intorno alle due dimensioni della paura e del controllo.
Per poter riuscire a superare il problema occorre dominare il controllo e fronteggiare la paura.
Ma come faccio ad uscire da questo blocco?
- Innanzitutto smetti di parlare del problema, perché più ne parli più ti sale l’ansia
- Smetti di legarti alla sedia e di toglierti tutto quando sei sotto esame, organizza delle sessioni di studio più brevi e quindi più produttive
- Smetti di cercare di imparare tutto lo scibile umano sul tema oggetto di studio
- Fai volontariamente qualche errore per mollare un po’ di controllo e renditi conto che sono proprio le cose che sbagliamo quelle che poi ci ricordiamo di più
- Allenati al fallimento ed immunizzati, cioè presentati anche poco preparato al primo appello per poi tornare al secondo preparato
- Calcola bene i tempi e non ridurti all’ultimo minuto per preparare un esame
- Riconosci i tuoi punti di forza e sfruttali e soprattutto non inibire la tua memoria stressandola
- Cambia metodo di studio se pensi che non sia efficace, ricorri alle mappe mentali per esempio o a schemi colorati anziché i soliti riassunti
- Ricordati che se salti un esame perché ne hai paura, al prossimo appello sarai ancora più terrorizzato perché la paura se non affrontata diventa gigante, se affrontata si trasforma in coraggio
- Poniti obiettivi più raggiungibili, se sei indietro inutile programmare 4-5 esami in una sessione con il rischio di non passarne neanche uno ed allungare ancora di più i tempi e fortificare il senso di frustrazione e di incapacità, magari preparane solo 2 ma fatti bene, segui il detto “partire dopo per arrivare prima”, come nel paradosso di Zenone di Achille e la tartaruga
- Concediti il lusso, quando ti siedi sulla sedia davanti al professore, di dichiarare la tua emotività, questo abbasserò la tua ansia
- Pensa a tutti i modi in cui potresti peggiorare la tua situazione e cerca di fare esattamente l’opposto
Allora non mi resta altro che farti i miei più sinceri in bocca al lupo!
Per maggiori approfondimenti consultare “Lo studente strategico” (Dr. Alessandro Bartoletti) e “Come imparare a studiare” (Dr. Matteo Rampin).