Come implementare l'autostima
Chiara Biagini - Psicologa e Psicoterapeuta online o a Roma
COME INCREMENTARE L’AUTOSTIMA.
L’autostima è un concetto molto dibattuto già da anni, moltissimi autori e psicologi ne hanno parlato tanto che è entrato a far parte nel linguaggio comune anche dei ‘non addetti ai lavori’. Tuttavia è spesso mal interpretato. Facciamo un po’ di chiarezza.
CHE COS’È L’AUTOSTIMA?
Erroneamente molti pensano che l’autostima sia una caratteristica innata dell’individuo perciò siamo portati pensare che se un soggetto non ha autostima non ce l’avrà mai ed è quello il motivo per cui poi chi pensa di non aver autostima si blocca e non si cimenta in grandi cose. In realtà non è così, perché l’autostima si implementa mediante i feedback che noi stessi e la nostra vita ci rimandano e si costruisce proprio facendo, proprio sperimentandosi nelle relazioni, nel lavoro ecc.. Allora che cos’è? Abbiamo detto che non è una qualità innata dell’individuo e non è neanche solo la nostra capacità di amarci, amarci infatti è l’effetto finale determinato da una buona autostima, non il punto partenza. Ed allora di nuovo cos’è? L’autostima è un concetto più complesso, è principalmente il valore che noi diamo a noi stessi che dipende da una serie di elementi come i successi che raggiungiamo e che riconosciamo secondo i nostri personali parametri e secondo quanto sono riconosciuti dall’altro e ovviamente quello che noi pensiamo di noi stessi che passa inevitabilmente tramite gli obiettivi che raggiungiamo nella vita. L’autostima implica pertanto la relazione che io ho con me stesso, con gli altri e con il mondo e se questi tre elementi non sono in armonia abbiamo la sensazione di non valere abbastanza.
MA PERCHÉ LE PERSONE NON HANNO AUTOSTIMA?
Spesso vediamo intorno a noi persone che reputiamo di successo ma che non sono contente e che non hanno autostima, ma perché? Perchè forse quello che noi reputiamo un successo per quella persona non è in realtà un successo per lei, ma magari addirittura rappresenta un fallimento. Mi spiego meglio: se io come obiettivo avevo quello di diventare amministratore delegato di una società ed in realtà la mia carriera si ferma al mero livello manageriale, per chi mi vede da fuori io rappresento un individuo di successo, ma per me in realtà sono un fallimento perché non sono diventato amministratore delegato.
COME SI COSTRUISCE L’AUTOSTIMA?
Mattoncino per mattoncino. Non possiamo pensare di alzarci una mattina e provare improvvisamente la sensazione di essere persone di valore se sono anni che pensiamo diversamente e collezioniamo fallimenti. Ma nella pratica? Nella pratica capiamo perché non abbiamo l’autostima e capiremo quindi come fare ad averla. Chi ha una bassa autostima ha sperimentato una serie di insuccessi nella vita per cui pensa di non valere nulla. I fallimenti sono arrivati perché ci si è posti obiettivi troppo alti o addirittura irraggiungibili e collezionare tutti questi fallimenti ha costruito nel tempo l’idea di non essere capaci. Questo discorso non vuol dire che bisogna abbassare l’asticella dei nostri obiettivi, ma significa cominciare a pensare che un obiettivo grande in realtà si costruisce mediante il raggiungimento di tanti obiettivi più piccoli e per rafforzare la nostra autostima è meglio procede così, per piccoli obiettivi perché via via che li raggiungiamo il successo fa crescere l’autostima e funge da motore per continuare a raggiungere altri piccoli obiettivi che messi insieme ci porterà al costruzione di un grande obiettivo. Quindi secondo tutto questo discorso, in realtà l’autostima non è il punto di partenza per cominciare a muoverci, ma il punto di arrivo!
Mi spiego meglio: se io ho intenzione di correre la maratona di New York, non posso di punto in bianco prendere un aereo ed andare a correrla perché così facendo chiaramente, senza allenamento, senza esperienza di altre piccole maratone, probabilmente mi piazzerò tra gli ultimi e quest’esperienza sarà per me un fallimento e questo insuccesso confermerà a me stesso che non valgo nulla. Se l’obiettivo è la maratona di NY dopo un duro allenamento ed un’adeguata preparazione (primo piccolo obiettivo raggiungibile), dopo aver percorso maratone più corte, più semplici (secondo obiettivo più piccolo e raggiungibile) ed aver collezionato successi in quelle, sarò poi pronto per NY. In altri termini il raggiungimento di obiettivi più piccoli (buone prestazioni o vittorie di maratone più corte) mi darà piano piano la spinta psicologica di andare avanti, di non mollare e quindi di arrivare a NY preparata e magari piazzarmi bene.
Secondo questo discorso, un altro elemento importante che permette di incrementare l’autostima oltre lo sperimentarsi, è prefissarsi quindi obiettivi raggiungibili. Se il mio obiettivo è ‘la perfezione’ o ‘piacere a tutti’, è logico che fallirò, perché entrambi gli obiettivi sono impossibili ed irraggiungibili per chiunque.
Terza caratteristica utile per scegliere un obiettivo è sceglierne uno che è principalmente sotto il nostro controllo, cioè che non dipende tanto da ciò che fanno gli altri ma da quello che posso fare io, perché purtroppo, o per fortuna, non possiamo controllare gli altri. Non bisogna cercare gli obiettivi negli altri, ma occorre ascoltarsi e capire quale obiettivo ci interessa e dopo dividerlo in tanti piccoli sotto obiettivi.
Ultima cosa da tenere a mente è che l’unico vero fallimento insormontabile è la rinuncia, quindi smettere di sperimentarci, pensare che la nostra felicità risiede nell’altro e non dentro di noi; tutti gli altri insuccessi vanno analizzati per capire cosa dobbiamo smettere di fare perché è stato di impaccio ed ha rafforzato il nostro basso concetto di noi innescando il circolo vizioso.
Sintetizzando questa è l’idea generale:
- Obiettivo grande o impossibile non raggiunto provoca frustrazione e senso di fallimento. Per testarmi ne predispongo uno ancora più grande, fallisco di nuovo e questa serie di fallimenti innesca un circolo vizioso per cui la bassa autostima diventa la conseguenza e non la causa dei miei fallimenti
- Obiettivo grande e raggiungibile composto da tanti sotto-obiettivi piccoli. Raggiungo obiettivi piccoli e colleziono successi, l’autostima si rafforza e mi spinge a raggiungere altri obiettivi e così via fino all’innescarsi un circolo virtuoso. L’alta autostima è la conseguenza dei miei successi
Schema del circolo virtuoso:
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Non riunciare→scegliere di sperimentarsi→definire un obiettivo piccolo, possibile, raggiungibile e che dipende da me→raggiungerlo avendo successo→godersi il successo e riconoscerlo→scegliere un altro obiettivo piccolo, possibile, raggiungibile e che dipende da me→raggiungerlo avendo successo→conseguenza di tutto ciò, punto di arrivo e non di partenza→autostima in crescita →sensazione di amore per me stesso.
Un ultimo impedimento a tutto questo circolo virtuoso appena esposto è il mio persecutore interno, ovvero la vocina che mi dice che non valgo abbastanza. Inutile combattere questa presenza, questa starà zitta solo se non la si ascolta. Riflettiamo: ogni volta che si attiva il tuo persecutore interno e tu lo ascolti, questo smette di parlarti o urla sempre più forte? Se dicesse cose vere avrebbe bisogno di urlartele? Se lo ascolti poi credi a quelle cose oppure ti senti più forte? Quindi smetti di combatterlo o seguirlo nelle sue affermazioni, fai pace con lui e ricordati che se ti dicesse cose vere non urlerebbe.
MA COME COMINCIARE? QUALI POSSONO ESSERE LE DOMANDE UTILI A SCOPRIRE COME POSSIAMO RAFFORZARE LA NOSTRA AUTOSTIMA?
Occorre capire quali sono i nostri punti di forza e la nostra isola di competenza, magari possiamo farci aiutare da chi ci sta intorno, meglio implementare le nostre risorse iniziali partendo da quelle, sperimentare successi far si che la nostra autostima si innalzi, piuttosto che impegnarsi ad acquisire nuove competenze magari fallendo.
Le domande utili potrebbero quindi essere:
Quali sono i miei punti di forza e la mia isola di competenza che potrei iniziare a sfruttare? Cosa mi renderebbe davvero felice? Cosa mi piacerebbe davvero fare? Se raggiungessi quale obiettivo mi sentirei con l’autostima alta? Se avessi un’autostima alta cosa farei di diverso da quello che sto facendo? Quale potrebbe essere un obiettivo piccolo, possibile, sotto il mio controllo raggiungibile in poco tempo che mi avvicinerebbe al sentirmi capace?
Buone nuove scoperte!!